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Arte del xx secolo 1980-2000

Persistenza, evoluzione e decadenza della pittura. L’elettronica annulla i confini della comunicazione.

Dal 1979 è attiva la Transavanguardia teorizzata da A. Bonito Oliva, con Chia, Clemente, Cucchi, Paladino, De Maria: propone un recupero della pittura in un linguaggio composito. Nel 1980 mostra dei Nuovi Nuovi a Bologna a cura di R.Barilli, con Barbera, Bartolini, Benuzzi, Faggiano, Levini, Jori, Mainolfi, Maraniello, Ontani, Pagano, Salvatori, Salvo, Spoldi, Wal. Nel 1980 mostra della Nuova Immagine alla Triennale di Milano a cura di F.Caroli con Bartolini, Mainolfi, D’Augusta, Altamira, Faggiano, Zucchini, Camoni, Spoldi, Longobardi, Tatafiore. Nel 1980 ha inizio l’ Anacronismo, Ipermanierismo o Pittura colta teorizzata da Calvesi, Mussa, Tomassoni, con Abate, Di Stasio, Piruca, Pizzi Cannella, Mariani, Bonecchi, con un recupero degli stili e delle tecniche della pittura. Nel 1982 mostra Magico Primario, teorizzato da F.Caroli, con Bartolini, Galliani, Spoldi, Salvo, Castelli, Notargiacomo, Jori, nell’ambito del postmoderno. G.Testori a Milano sostiene il Neovedutismo. Prende avvio il Neoinformale con la mostra bolognese a cura di F.Caroli ‘La forma e l’informe’: tra gli interpreti, Zucchini, Esposito, Bartolini, Maraniello. Dal 1983 il postmoderno si traduce nel Nuovo Fumetto del gruppo Valvoline. Dal 1984 è attivo a Roma il Gruppo Hi Tech, a Firenze il gruppo ‘Giovanotti mondiali meccanici, Nuovo fumetto del Gruppo Cannibale’ nell’ambito della computer art. A Reggio Emilia la rassegna Una generazione postmoderna: iconici, aniconici e immagine elettronica.
Nessi tra pittura e psicanalisi per la Nuova scuola romana all’Attico di Roma con Corona, Limoni, Luzzi, Merlini, Nunzio, Pizzi Cannella, Ragalzi, Tirelli; nel 1985 con Nunzio, Fortuna, Saint Just, Dessì, Ceccobelli, Bianchi, Gallo. Nel 1985 la Triennale di Milano propone la rassegna Neomerce: il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale; da Bologna parte il gruppo di mostre a cura di R.Barilli Anniottanta.

Dal 1985 si riuniscono dalla Transavanguardia, dai Nuovi Nuovi e dal Magico Primario gli ‘Espressionisti’ o Nuovi selvaggi italiani: Cresci, Germanà, Del Fe, Longobardi, Manai, Nelli ed esponenti della Nuova scuola romana. Nel 1986 a Milano si tengono le mostre di F. Caroli Postastrazione con Cresci, Limoni, Luzzi, Notargiacomo, Nunzio, Pace, Pizzi Cannella, Ragalzi, Tirelli, e Nuovo Futurismo con Plumcake, Lodola, Bonfiglio, Innocente, Abate, Palmieri, Postal che impiegano materiali e strumenti tecnologici. Neoconcettualismo e Neominimalismo nella rassegna livornese Astrazione costruzione-aria, con Asdrubali e Garutti. La mostra di Trento Dopo il concettuale: le nuove generazioni documenta l’alleggerimento dell’immagine, mediata non solo dalla pittura. La mostra milanese Arte e computer documenta la stretta connessione tra vita quotidiana e tecnologia, con Abate, Baj, Colombo, Mendini, Ontani, Pardi, Plumcake, Spoldi, Vago, Bianco, Angeli, Boetti, Turcato, Saffaro, Goldoni, Roncati, C.R.A.U.S., Crudelity Stoffe, Wal, Giovanotti mondiali meccanici, Gruppo Hi Tech. Nasce il Medialismo che adatta immagini fluttuanti al corpo umano come ready made. Con l’ Arte elettronica di Paik, Studio Azzurro, Plessi, la fotografia, i video e le nuove tecnologie entrano prepotentemente nell’arte degli anni ’90. Grazie ad Internet i confini nazionali sono annullati così come sono eliminate le tradizionali discriminazioni tra le arti. Anche se disegno, pittura, scultura (nelle commissioni monumentali), mantengono la loro vitalità all’interno di percorsi individuali, le istallazioni e le proposte di ricerca che prevedono l’impiego di diversi materiali e tecniche sembrano prendere il sopravvento nelle rassegne internazionali.