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Aerografo

Brevettato a fine Ottocento, l’aerografo è divenuto strumento di alta tecnica ed efficacia. Il colore fuoriesce sotto forte spinta dall’ugello sul puntale dell’apparecchio, posandosi sulla superficie da dipingere dopo essersi miscelato all’aria compressa. Secondo la pressione utilizzata, il colore risulterà più o meno parcellizzato, da un effetto di pioggia a una vera nebulizzazione su linea sottile alla pressione di 3 bar. Lo strumento può essere a pulsante singolo o a doppio pulsante con regolazione indipendentemente del flusso del colore da quello dell’aria, consentendo vari gradi di precisione. E’ collegabile ad un apparecchio compressore. Il colore deve avere la corretta fluidità. Risultano utili vari sistemi di mascheratura. E’ indispensabile la perfetta pulizia dell’apparecchiatura.