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Arte del xx secolo 1925-1935

Nel 1926 a Firenze nasce la rivista ‘Solaria’, attiva per un decennio. A Milano mostra di De Pisis alla saletta ‘Lidel’; di Carrà e di De Chirico alla galleria Pesaro; alla ‘Permanente’ la mostra del ‘Novecento Italiano’ a cura di Margherita Sarfatti allinea 114 artisti. Alla XV Biennale di Venezia mostra del Futurismo italiano curata da Marinetti. Tra le personali quelle di Carena e di Soffici; tra le retrospettive quella di Segantini, di Boecklin e di Rops. De Pisis espone alla ‘Galérie au Sacre du Printemps’ di Parigi, presentato da De Chirico e De Chirico alla Galèrie Paul Guillaume. De Chirico, Savinio, Severini, Paresce, Campigli, De Pisis e Tozzi fondano a Parigi il ‘Groupe des Sept’. A Roma nasce la rivista di Bontempelli ‘900. Cahier d’Italie et d’Europe’ in francese, attiva fino al 1929. Alla ‘International Exhibition of Modern Art’ presso il Brooklyn Museum di New York espongono De Chirico e Pannaggi. Martini realizza il ‘Figliol prodigo’. Lionello Venturi pubblica ‘Il gusto dei Primitivi’.

Nel 1927 la rivista ‘Il Selvaggio’ diventa organo ufficiale del movimento di ‘Strapaese’, sviluppatosi a Firenze dal 1924: sarà attiva fino al 1943. Al Musèe Rath di Ginevra si apre la ‘Exposition d’Artistes Italiens Contemporains’ con Carrà, Casorati, Sironi, Soffici, Giò Ponti. A Milano la Galleria Scopinich ospita la mostra ’15 artisti del Novecento italiano’. Alla Kunsthaus di Zurigo la rassegna ‘Italienische Maler’ presenta folti gruppi di opere di Campigli, Carrà, Casorati, De Chirico, De Pisis, Modigliani, Sironi. Personale di De Chirico alla Galérie Bucher di Parigi presentato da Waldemar George. Ampia presenza dei Futuristi alla Quadriennale di Torino. ‘III Mostra internazioanale d’arti decorative alla Villa Reale di Monza. Depero vi realizza il padiglione del libro e la Casa d’arte futurista; Arturo Martini propone ceramiche; progetto di Sironi per ‘Il Popolo d’Italia’ e di Casorati per una macelleria; sono presenti Giò Ponti, Marcello Nizzoli e gli architetti del ‘Gruppo 7’. Alla 26a mostra del Premio Carnegie di Pittsburg, Casorati è presente in giuria e tra gli espositori ed è premiato Antonio Donghi. Al Kunstverein di Amburgo opere di Campigli, De Chirico e Modigliani alla rassegna ‘Europäische Kunst der Gegenwart’. Jean Cocteau presenta la personale di Alberto Savinio alla Galérie Bernheim di Parigi. Lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Pulchri Studio a Den Haag ospitano la grande ‘Esposizione d’arte italiana in Olanda’. Su ‘La Fiera letteraria’ Giovanni Comisso scrive di De Chirico e De Pisis a Parigi. Savinio pubblica a Milano ‘Angelica o la notte di maggio’. Nasce il MIAR (Movimento italiano per l’architettura razionale). Marino Marini, formatosi a Brera ai corsi di G. Trentacoste, inizia il proprio itinerario creativo. Del Bon e Lilloni esordiscono in ambito novecentista: modificheranno in senso chiarista la loro tavolozza due anni dopo, in concomitanza con l’arrivo di Edoardo Persico a Milano.

Nel 1928 il Kunstverein di Lipsia ospita la mostra del Novecento Italiano. De Chirico espone alla Valentine Gallery di New York. Mario Tozzi cura al Salon de l’Escalier di Parigi la mostra ‘Les artistes italiens de Paris’, presentata da Waldemar George, con De Chirico, Modigliani, Severini, Menzio, Tozzi, Campigli, Paresce, Giacometti, Licini, De Pisis. Alla XCIV Esposizione di Belle Arti di Roma ampia personale di Balla. Alla XVI Biennale di Venezia le mostre su ‘L’arte del teatro’, sulla ‘Pittura italiana dell’Ottocento’, sul ‘Futurismo italiano’, sulla ‘Scuola di Parigi’. Gruppi di opere di Campigli, Carrà, Casorati, Soffici, Sironi; sculture di Marino Marini e di Arturo Martini; retrospettive di Corinth, Marc, Gauguin; personali di Matisse, Bourdelle, Nolde. A Milano ‘I Mostra regionale d’arte lombarda’ alla Permanente e Mostra del ‘Gruppo Novecento toscano’, con un gruppo di opere di Marino Marini, alla Galleria Milano. A Mantova ‘Mostra d’arte futurista novecentista strapaesana’ con Diulgheroff, Farfa, Fillia, Munari e Mino Rosso. Alla Galleria Milano e a Firenze la mostra ‘Sette pittori moderni’ allinea Bernasconi, Carrà, Funi, Marussig, Salietti, Sironi, Tosi. A Roma, la casa di Mafai e Raphaël in via Cavour diventa luogo di incontro per Scipione, letterati e poeti (Scuola Romana o Scuola di via Cavour). A Torino, Carlo Levi, Gigi Chessa, Francesco Menzio, Enrico Paolucci, Nicola Galante, Jessye Boswell formano il Gruppo dei Sei. A Milano Giò Ponti fonda ‘Domus’ che diviene la più nota rivista nel campo dell’arredamento e dell’arte applicata. Pier Maria Bardi fonda la sua galleria e il ‘Bollettino d’arte’ che nel 1929 diventa la rivista ‘Belvedere’. Nasce la rivista d’architettura ‘La Casa Bella’. De Chirico pubblica ‘Piccolo trattato di scienza pittorica’. A Parigi Waldemar George pubblica i volumi su de Chirico e de Pisis. A Torino esce ‘Arte fascista ed esposizioni’ per le Edizioni Sindacati Artistici, con testi dei Futuristi. Lucio Fontana è allievo di Wildt all’Accademia di Brera.

Nel 1929 alla Guarino Gallery di New York espone Depero. A Milano, alla Galleria Pesaro espone Magnelli; alla Permanente ‘Mostra del Novecento italiano’ a cura di Margherita Sarfatti, con 116 artisti; alla galleria Milano la mostra ‘Sette artisti moderni: Carrà, Funi, Marussig, Salietti, Sironi, Tosi e Wildt’. Alla Galérie l’Epoque di Bruxelles personale di De Chirico. A Parigi la Galérie Zak impagina la mostra ‘Un groupe d’Italiens de Paris’ e la Galérie Bucher una personale di Campigli. Alla Gallerie Moos di Ginevra ’21 Artistes du Novecento italien’. A Roma un folto gruppo di opere della Raphaël tra le ‘Otto pittrici e scultrici romane’ a ‘La camerata degli artisti’. Alla Galleria Pesaro di Milano ‘Trentatrè Futuristi’. A Londra prima mostra inglese di Giorgio De Chirico. Alla 28a mostra del Carnegie Institute di Pittsburg espongono Baccio e Morandi. Al Salon d’Automne di Parigi, retrospettiva di Medardo Rosso; alla Galérie Bonaparte, Tozzi cura la ‘Exposition d’art italien moderne’; alla Galérie 23, Severini cura la rassegna ‘Les peintres futuristes italiens’, 17 anni dopo la prima uscita dei Futuristi in Francia. Prima personale di Fausto Pirandello alla Galérie Vildrac; De Chirico pubblica ‘Hebdomeros’; Manzù e Marino Marini lavorano nella capitale francese. A Torino ‘Mostra personale del pittore futurista Fillia’ e ‘Prima esposizione sindacale fascista’ coi Futuristi (esce il ‘Manifesto degli aeropittori futuristi’) e il gruppo dei Sei di Torino, orientato verso la cultura postimpressionista, e in opposizione a Novecento, presentato da Edoardo Persico. A Roma personale di Balla e ampia mostra del Futurismo al Palazzo delle Esposizioni nel contesto della ‘Seconda mostra regionale del Sindacato laziale fascista di Belle Arti’. Alla XX Esposizione dell’Opera Bevilacqua la Masa a Ca’ Pesaro espongono tra gli altri Santomaso e Afro Basaldella che si sposta a Roma dove conosce Mafai, Scipione e Cagli. Inizia l’attività plastica italiana di Fontana che aveva già realizzato figure in Argentina alla metà degli anni ’20.

Nel 1930 alle Kunsthalle di Basilea e di Berna si apre la rassegna ‘Artisti della nuova Italia’ a cura di Alberto Sartoris: ampio spazio per Campigli, Carrà, Casorati, De Pisis, Fillia, Sironi, Sant’Elia, Marini e Martini. A Milano, alla Galleria Milano ‘Prima mostra di pittori italiani residenti a Parigi’ con presentazione di Waldemar George; alla Galleria Bardi espongono Carrà e Soffici. Mostra futurista ad Alessandria. Alla Villa Reale di Monza la ‘IV Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa’ presenta la ‘Sala delle arti grafiche’ di Muzio e Sironi ma è ampia la presenza degli architetti razionalisti del Gruppo 7 che si oppongono al gruppo d’architetti del Novecento e ai neoclassici milanesi. Divenuta triennale, la rassegna si sposterà nel 1933 a Milano. Alla XVII Biennale di Venezia retrospettiva di Modigliani presentata da Lionello Venturi; ‘La nuova pittura futurista’ a cura di Marinetti; ‘Appels d’Italie’, a cura di Mario Tozzi e Waldemar George che scrive “Noi cerchiamo di mettere in evidenza il primato e la supremazia dell’italianità considerata come una cosmogonia, come uno stile, come un modo, come un ordine”. In mostra i Berman, Campigli, la Fresnaye, de Pisis, Ozenfant, Paresce, Savinio, Severini, Tozzi. Inoltre gruppi d’opere di Carrà, Casorati, Fontana, Magnelli, Marini, Morandi, Reggiani, Sironi e per la prima volta Scipione. Le Balzac Galleries di New York ospitano una personale di De Chirico; a Roma. la Galleria del Dipinto presenta una personale di Balla. Mostra del Novecento italiano a Buenos Ayres, a cura di Margherita Sarfatti, con 46 artisti. A Como, Roma e alla Pesaro di Milano ampia ‘Mostra delle opere dell’architetto futurista Sant’Elia’. Alla Galerie Flechtheim di Berlino personale di De Chirico. Margherita Sarfatti pubblica ‘Storia della pittura moderna’. Persico giunge da Torino a Milano a dirigere la Galleria Bardi e la rivista ‘Belvedere’. Bardi si trasferisce a Roma a dirigere la ‘Galleria di Roma’ sotto gli auspici del Sindacato fascista di belle arti: propone personali di Scipione e Mafai. Persico è chiamato a dirigere la rivista ‘La Casa Bella’, dal 1930 ‘Casabella’; la Galleria Bardi diventa la Galleria del Milione di Ghiringhelli; allestisce una personale di Rosai e a dicembre la prima di Fontana. Esce in Francia il secondo manifesto del surrealismo redatto da Bréton.

Futuristi, novecentisti e secessionisti alla ‘Prima Quadriennale d’arte di Roma’ nel 1931: ad Arturo Martini il premio per la scultura. Al Milione di Milano espongono Atanasio Soldati e Luigi Spazzapan. Licini opera già in ambito astratto-lirico. Mostre futuriste con il ‘Manifesto dell’Aeropittura’ a Firenze, Trieste, Novara, Savona, alla terza mostra del Sindacato Laziale e alla Galleria Pesaro di Milano con personale di Prampolini. Stoccolma, Helsinki e Oslo ospitano mostre del Novecento Italiano a cura di Margherita Sarfatti. Retrospettiva di Severini a Parigi e Amsterdam. ‘Exhibition of contemporary italian art’ al Museo di Baltimora. Personali di Campigli a New York e al Milione di Milano che ospita anche le personali di Fontana e De Rocchi. Fontana realizza le prime terrecotte a soggetto di teste femminili. Pirandello espone da Bardi a Roma. Opere di Mino Rosso alla III Sindacale piemontese e alla Fonderia Chiampo di Torino. Marino Marini insegna all’ISIA di Monza. Sassu dipinge ‘Gli uomini rossi’, i ‘Giocatori di dadi’ e i ‘Ciclisti’. Fontana realizza tavolette in cemento colorato e graffito. Nell’incendio del Glasspalast di Monaco si perdono anche opere di artisti italiani. Alla III mostra sindacale lombarda del 1932 (Biennale di Brera) alla Permanente espongono Borgese, Borra, Cantatore, Carrà, Cascella, De Amicis, Fontana, Funi, Gaudenzi, Guidi, Lega, Lilloni, Erba, Marino Marini, Melotti, Pirandello, Giò Ponti, Prada, Radice, Reggiani, Rho, Rimoldi, Saetti, Sironi, Terragni, Usellini. Renato Guttuso espone alla III Sindacale siciliana a Palermo e al Milione di Milano. Cagli, Cavalli e Capogrossi fondano a Roma il ‘Gruppo dei pittori tonali’.

Alla III Sindacale laziale opere di Capogrossi, Colla, Donghi, Guidi, Mafai, Melli, Tamburi, Trombadori e ‘Mostra dell’Aeropittura futurista’ che in contemporanea si tiene alla Galérie de la Renaissance di Parigi mentre le Galérie Bernheim ospita la mostra ’22 Artistes Italiens Modernes’. Alla XVIII Biennale di Venezia del 1932, ‘Mostra dell’aeropittura e della pittura dei Futuristi italiani’ con folti gruppi d’opere di Depero, Fillia e Prampolini, ordinata da F.T. Marinetti e ‘Mostra degli Italiani di Parigi’ a cura di Severini con De Chirico, De Pisis, Campigli, Funi, Garbari, Marino Marini. Personali e retrospettive di Boldini, Bugatti, Monet, Martini, Carpi, De Grada, Funi, Salietti, Vagnetti e di Ossip Zadkine. I Bollettini del Milione, cui collaborano Edoardo Persico e Carlo Belli, registrano le iniziative della Galleria e il panorama della ricerca internazionale. Ampie mostre di Rosai e di Alberto Savinio a Firenze, Marino Marini a Roma, De Chirico alla Galleria Milano, De Pisis alla ‘Pesaro’. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma si apre la ‘Mostra della Rivoluzione fascista’, nel decennale della marcia su Roma, con realizzazioni di Funi, Marino Marini, Sironi, Nizzoli, Terragni, Prampolini. A Milano Birolli espone il ‘San Zeno Pescatore’, Sassu i ‘Giocatori di dadi’. Nasce a Parigi il gruppo ‘Abstraction – Création’

Nel 1933 la Galleria del Milione espone Afro, Bosisio, Pittino e Taiuti; la ‘Pesaro’ Carrà, Romanelli e Soffici, la ‘Milano’ Alberto Savinio. De Pisis espone a Firenze, De Chirico a Genova. Afro, Birolli, Bogliardi, Borra, Calderara, Carrà, De Grada, Erba, Fontana, Galli, Ghiringhelli, Melotti, Munari, Radice, Reggiani, Sassu, Soldati, Veronesi espongono alla IV Sindacale lombarda alla Permanente. Al Palazzo dell’Arte edificato da Muzio al Parco Sempione, la V Triennale di Milano presenta una sezione di pittura murale con realizzazioni di Borra, Cagli, Campigli, Carrà, Casorati, De Chirico, Funi, Marini, Martini, Savinio, Severini, Sironi; i futuristi allestiscono la mostra commemorativa di Sant’Elia. Nasce la rivista ‘Quadrante’, attiva fino al 1936. Mostra ‘Italiens de Paris’ alla Galérie Charpentier di Parigi e ampia retrospettiva di Modigliani al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Rosai espone alla galleria ‘Tre Arti’, Martini alla ‘Milano’. Retrospettiva di Boccioni alla galleria Pesaro. La rivista ‘Colonna’ diretta da Savinio, attiva fino al 1934, pubblica il ‘Manifesto della pittura murale’ di Campigli, Carrà, Funi, Sironi. Soldati espone al ‘Milione’. Soggiorno di Matisse in Veneto. Il Nazismo sopprime la scuola del Bauhaus.

Nel 1934 Bogliardi, Ghiringhelli e Reggiani espongono al Milione. Questa rassegna e la precedente, di Soldati, segnano la nascita dell’astrattismo pittorico in Italia, insieme con la pubblicazione di ‘Kn’ di Belli l’anno successivo. Mostra di Sironi alla Galleria Milano, di Campigli alla Barbaroux, di Guttuso al Milione. Alla XIX Biennale di Venezia ampia retrospettiva internazionale sull’Ottocento; ‘Mostra degli aeropittori futuristi italiani’, curata da Marinetti, con dipinti di Benedetta Marinetti, Crali, Diulgheroff, Dottori, Fillia, Marasco, Munari, Oriani, Prampolini, Regina, Rosso, Tato, Thayath. Retrospettive di Manet e di Libero Andreotti; mostra storica speciale di ‘Arte Decorativa’. Persico realizza con Nizzoli e una costruzione pubblicitaria in Galleria a Milano e allestisce la ‘Sala delle Medaglie d’oro’ alla ‘Mostra dell’aeronautica’.