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Litografia

Tecnica di stampa in piano ricavata in origine da lastre in pietra, più recentemente da lastre di metalli porosi come lo zinco e l’alluminio. La tecnica litografica si basa sulla incompatibilità tra grasso e acqua. La matrice di pietra calcarea, generalmente si utilizza quella di Solnhofen in Germania, una pietra dura e permeabile, viene tagliata in lastre perfettamente levigate. La superficie viene disegnata con una matita o pennello litografico, a base di materiale grasso. Una volta eseguito il disegno la pietra viene bagnata con acqua, si passa poi ad inchiostrare la matrice tramite un rullo, l’inchiostro grasso aderisce nelle parti disegnate e non aderisce nelle parti bagnate con acqua. Per stampare, nel metodo tradizionale si utilizza il torchio, al contrario la più moderna pressa litografica che non incide la pietra. In questo caso la lastra non è a diretto contatto con la carta, l’immagine viene prima impressa in un rullo e poi resa sulla carta, l’immagine finale non è rovesciata ma esattamente nel verso disegnato sulla matrice. La litografia, inventata alla fine del Settecento vide il suo esordio come forma di riproduzione grafica per l’editoria; grazie alla sua rapidità di produzione e al basso costo della stampa. Il ruolo di strumento di comunicazione di massa verrà soppiantato dalle stampe fotografiche.