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Pietre dure e semipreziose

L’intero processo della lavorazione delle pietre dure e semipreziose è basato sul procedimento dell’abrasione della pietra, per arrivare al nocciolo più puro e perfetto per colore e consistenza. Per questo motivo si sfruttano come utensili materiali estremamente duri in grado di tagliare (abradere) le pietre di durezza inferiore: tra i materiali più utilizzati in questo tipo di attività ci sono il diamante ed il carburo di silicio. Microcristalli di diamante, naturale o sintetico, vengono affogati in matrici metalliche o legati meccanicamente su utensili quali lame da taglio, simili a quelle usate per il legno, e mole abrasive analoghe a quelle usate per la lavorazione del vetro, ma in grado di lavorare pietre molto più dure. Al taglio con lame diamantate del pezzo grezzo, segue la formatura e la messa a misura del pezzo. Questa fase viene eseguita con le mole abrasive, diamantate o di carburo si silicio, sfruttando in genere l’acqua come refrigerante e lubrificante. Una volta ottenuta la forma desiderata del pezzo, e si è prossimi alla misura definitiva che questo dovrà avere, il “taglio” della pietra consiste in una successione di lavorazioni di affinamento che porteranno al pezzo finito, lucido, nella misura desiderata. La fase finale della lavorazione consiste nella lucidatura. Questo ulteriore affinamento sfrutta le proprietà abrasive di alcuni ossidi metallici ed ancora del diamante. Ogni differente tipo di pietra dura, avendo durezza diversa, richiede specifiche specifici abrasive, diversi utensili e tecniche di lucidatura.